Nella foto Emanuele Maucci
con i suoi fratelli.

I Maucci furono, tra i librai migranti, coloro che ebbero maggiore successo da un punto di vista imprenditoriale. Con loro, il “Libro” assunse portata internazionale e possono essere considerati dei veri e propri ambasciatori della cultura italiana ed europea.
Emanuele Maucci partito dalla frazione di Casa di Loia, geograficamente vicina al paese di Parana ma posta sotto la parrocchia di Montereggio, si trasferì in Sud America nel 1872 per svolgere, il più classico dei mestieri montereggini, l’ambulante di libri. Buenos Aires, Città del Messico prima e poi Barcellona in Spagna dove Emanuele Maucci fondò, nel 1892, la Casa Editorial Maucci in grado di stampare di un milione e 300 mila copie l’anno.

La scelta di Barcellona non fu casuale. Barcellona divenne vivace punto d’incontro d’interessi letterari, linguistici, culturali, ideologici e commerciali. Grazie anche alle sue tendenze politiche separatiste e alla presenza del movimento anarchico, si creò un clima favorevole allo sviluppo di nuovi editori non tradizionali come Maucci.
La forza capitalistica, banchine sul Mediterraneo e il sostegno ufficiale del Governo contribuirono alla rapida crescita internazionale di aveva idee vincenti.

In un mercato in forte evoluzione rivolto alle case borghesi ma, anche pronto a “sfruttare” la lettura tra le masse, Emanuele Maucci e i suoi famigliari si trovarono, in piena “belle epoque”, a gestire un vero e proprio impero editoriale. Fu grazie a loro che Buenos Aires divenne il principale punto di riferimento per la diffusione della cultura europea in Argentina e in tutto il Sud America, aprirono punti e vendita e di produzione a all’Avana, Città del Messico, Caracas e Barcellona. Simbolo del successo è un’immagine del 1911, un palazzo nel centro della capitale argentina, sede della Società Editorial Maucci Hermanos dove appare a caratteri cubitali, sui marciapiedi e in alto, il nome “MAUCCI”.

Nel catalogo di produzioni della Casa Editorial Maucci non furono inserite solo le opere dei maggiori autori della letteratura italiana ma, gli scrittori della tradizione europea, dai classici agli autori viventi.
Dalle opere di Dante a quelle del Carducci passando per D’Annunzio come da Goethe, Hugo, Cervantes a Rousseau, il tutte pensato per soddisfare le esigenze dei lettori. Edizioni prestigiose per colti lettori. Tuttavia il vero successo economico avvenne con l’idea delle edizioni economiche, dei grandi autori classici della letteratura mondiale. Non solo prezzi alla portata di tutte le tasche ma, i libri sono di peso e dimensione ridotte, l’idea vincente fu quella di pubblicare un libro come si pubblicava un giornale. Nella linea editoriale non mancarono importanti collane rivolte ai ragazzi. Questa scelta dei libri per tutti attirò le critiche del bibliografo Antonio Palau y Dulcet, il quale attacco i romanzi d’appendice di Carolina Invernizio, pubblicati ad episodi dalla Casa Editorial Maucci. I feuilletton della romanziera italiana vennero definiti letteratura “ a buon mercato ", adatta solo per alle zitelle e paragonandola a quella lunga serie di film muti italiani, in infiniti lunghi episodi, che all’epoca avevano invaso teatri a Barcellona.

Emanuele Maucci morì nel 1937. Sepolto nella tomba di famiglia del cimitero monumentale di Montjuic (Barcellona).

Le Librerie Maucci alla Spezia, Genova, Sassari, Milano, Siena e Savona.