Umberto Maucci, storico maggiante

Targa di Umberto Maucci – Maggiante

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Umberto Maucci, detto Pianazza, nacque nel 1909 a Montereggio, dove morì dopo una lunga malattia. I suoi maggianti gli furono sempre vicini, rendendo sereni i suoi ultimi giorni.

Umberto fu boscaiolo e a noi piace pensarlo nel bosco nei rari momenti di pausa dal lavoro, mentre ascolta il canto degli uccelli, il fruscio delle foglie, il gorgogliare dei torrenti. Per Umberto questi dovevano essere non solo la contemplazione della natura, ma un testo poetico, che davano senso e forza emotiva al “Canta maggio”, che si sarebbe svolto come ritualità augurale a Montereggio, Parana, Pozzo, Suvero, Cerro, Casoni, Rossano di Zeri.

I compagni storici di Umberto, che accompagnava il gruppo con la fisarmonica, furono: Ernesto Maucci, detto Grigiott, clarinettista, Valentino Giambiasi, Luciano Giambiasi, Pierino Fogola, Cecchino Fogola; in seguito si unirono Quinto e molti altri, tra cui Tiziano Fogola ancora bambino.

Il suo contributo originale alla tradizione fu l’introduzione di una nuova regola, tuttora in vigore: i maggianti, dopo aver cantato la strofa augurale, dovevano essere invitati tre volte ad entrare in casa. Solo in questo modo, infatti, si poteva accertarsi che le donne della famiglia avessero avuto il tempo e la volontà di allestire un piccolo rinfresco.

Nel 1978 il Centro Studi Giuridici consegnò ad Umberto una targa-ricordo, in occasione di un convegno in cui i maggianti avevano cantato.

Dalle memorie di chi lo ha conosciuto, grazie Umberto!